Sabato scorso un amico, A., ha ottimizzato il mio blog e mi ha assistito nell’apertura dell’account instagram (lamodasecondoanna).
Insieme a noi c’era anche un altro amico, L., e Minnie, la mia cagnolina.
Alle 13, dopo due ore circa di spremimento di meningi, siamo andati a mangiare. La cagnolina, di solito, è abbastanza rumorosa; quel giorno, dopo che ho legato il guinzaglio a una seggiola, ci si è accoccolata sotto, forse stanca anche lei per la sessione, e non si è più sentita.
Finito di mangiare, mi sono assorta per qualche minuto cercando di studiare un pò instagram e sono tornata a galla con l’attenzione solo quando ho capito che uno dei due amici stava per pagare; ho acchiappato la borsa e mi sono precipitata alla cassa. Scena buffa, finto litigio per il pagamento, gran ridere, ciaociao duecento volte, ridi ancora e fuori dal negozio.
Mentre stabiliamo il da farsi il cane lancia due abbaiate come a dire: uhè, dove andate che io sono ancora qui??
L. dice: ben, ma il cane! E io cado letteralmente dal pero e penso: ma che cane? Credendo di non averlo neanche con me ma a casa (dite che ero stanca?).
Improvvisamente realizzo, inorridisco e penso: adesso come faccio a rientrare? Tutti vedranno che mi sono dimenticata Minnie.
Affronto la piccola platea cercando di sdrammatizzare: “eheh, un caso di abbandono involontario di cane” ma tutti dicono: “mo poverino…..” (sottotesto: padrona degenere!).
Meno male che la Minnina mi sopporta da più di otto anni e sopperisce alle mie dimenticanze piccole e grandi.