Alcune cose che mi sento di dire ai futuri sposi in base alla mia esperienza:
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Lesson n. 3: (indovina un pò?) cerimonia.
Ho scritto “lesson” ma in realtà vorrei parlare con voi delle correzioni che farei ad alcuni miei look utilizzati per le cerimonie.
Dress code: abiti non troppo succinti, no minigonne, spalle coperte per cerimonia religiosa, no abito lungo con strascico di giorno ma solo per cerimonie dopo le 19 (??), colori pastello per cerimonie la mattina, no nero/no bianco, no scarpe troppo sexy (riassumiamo così), plateau moderati. Queste sono le solite info che si trovano sul web. Perfetto. Tutto chiaro. Nella teoria.
Una proposta più quotidiana.
Ecco una proposta più adatta a chi, come me, lavora in ufficio e non nella moda o nell’arte, casi in cui un abbigliamento stravagante è adatto, se non richiesto, almeno dall’immaginario collettivo.
Il top è in tessuto scuba e fa sempre parte della nuova collezione Aniye By; i pantaloni sono della nuova collezione di Atos Lombardini.
Referendum: è vero che i clienti vogliono un professionista curato?
Ebbene sì: tutti i giorni io non mi occupo di moda e di abbigliameno, se non nel tempo libero, ma di amministrazioni condominiali.
Chi si occupa del linguaggio non verbale predica che un professionista deve sempre essere curato perchè la gente tende a non voler affidare le proprie faccende e, nel mio caso, il suo bene più prezioso ovvero la casa, a persone trascurate; il pensiero, inconsciamente, sarebbe: se non tiene d’acconto sè stesso, come fa a tenere d’acconto il resto?
Nuova collezione Aniye By – bratz – pareri non richiesti.
Sabato ho sbirciato qualcosa delle nuove collezioni di AnnaRita N e di Aniye By. Vi farò vedere con calma tutte le belle cosine che ho visto; ero di fretta perciò non sono riuscita a documentare. Ma un capo mi ha colpito particolarmente tanto che sono uscita dal negozio indossandolo ed è quello che vedete nelle foto.
Chiuso per ferie.
Oggi partirò per le tanto agognate ferie e spegnerò ogni connessione. Lo so che la tecnologia si può portare dappertutto e che un blogger serio non trascurerebbe mai il suo blog per vari giorni, però io sono dissidente e penso che tutta questa tecnologia ci stia un pò alienando; penso che ogni tanto, per rigenerarci, abbiamo bisogno di trovare un contatto con noi stessi e anche con la natura profondo, il chè, per me, può avvenire solo senza distrazioni continue. Approfitto per farlo almeno quei pochi giorni all’anno in cui sono in vacanza. E poi non sono una blogger seria. Non ancora, almeno. 😛
Ci sentiamo dal 14/09.
Noi i cani non li abbandoniamo in autostrada ma nei negozi!
Sabato scorso un amico, A., ha ottimizzato il mio blog e mi ha assistito nell’apertura dell’account instagram (lamodasecondoanna).
Insieme a noi c’era anche un altro amico, L., e Minnie, la mia cagnolina.
Alle 13, dopo due ore circa di spremimento di meningi, siamo andati a mangiare. La cagnolina, di solito, è abbastanza rumorosa; quel giorno, dopo che ho legato il guinzaglio a una seggiola, ci si è accoccolata sotto, forse stanca anche lei per la sessione, e non si è più sentita.
L’estate sta finendo? Non so, ma nel frattempo….
…..ripropongo un look molto adatto a questa temperatura.
Diciamo che mi SAREBBE PIACIUTO essere vestita così con queste temperature; peccato che abbia sbagliato clamorosamente e sia vestita così:
La gonna modello Maga Magò (è sufficientemente tecnica la definizione?).
Storia di un top da 5,99 euro.
Ho comprato questo top da Bershka pagandolo BEN la cifra che vedete nel titolo; mi è piaciuto perchè mi ha ricordato quelli che mettevo da adolescente negli anni ’90 e mi ha subito ispirato un look.










